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20 Novembre - Giornata dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza

Aggiornamento: 20 nov



LE GUERRE DISTRUGGONO L’INFANZIA:

COSTRUIAMO UN FUTURO DI PACE EDUCANDO AI DIRITTI


Le Organizzazioni dell’Alleanza Reti Comunità Educanti (ARCE) in occasione della giornata internazionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza rendono omaggio ai bambini e alle bambine uccisi nelle guerre e nei conflitti in corso, vittime innocenti che ci chiedono di cambiare il presente, di essere ottimisti sul futuro, di vincere la rassegnazione e ogni giorno di moltiplicare i gesti di amore per costruire insieme una forte cultura di pace e di gioiosa convivenza. Glielo dobbiamo adesso e sempre!!!

In un momento storico come quello attuale, il nostro obiettivo è quello di richiamare l’attenzione e le coscienze politiche su quanto sancito dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 e ratificata dall’Italia il 27 maggio 1991 con la Legge n. 176. Anche se oggi sono 196 gli Stati che si sono vincolati giuridicamente al rispetto dei diritti dei bambini in essa riconosciuti, nel mondo continuano a perpetuarsi guerre e conflitti nazionali e internazionali che disattendono e negano i diritti riconosciuti e sanciti nella Convenzione. Sono attualmente attivi circa 60 conflitti, il numero più alto mai registrato dalla fine della Seconda guerra mondiale (Fonte: Edizione 2024 del Global Peace Index, Institute for Economics & Peace). Il livello medio della pace è peggiorato dello 0,56%. I conflitti sono sempre più internazionalizzati, con 92 Paesi impegnati in guerre oltre i loro confini. È il maggior numero mai registrato dal 2008. Cresce il numero dei conflitti minori, aumentando la probabilità che si verifichino conflitti più estesi in futuro. La rincorsa all’aumento degli investimenti in armamenti nucleari ne è una conferma e insieme una minaccia mondiale.


Per questo ARCE sottolinea alcune FRASI CHIAVE che ritiene fondamentali e urgenti.


GUERRA CHIAMA GUERRA. Nel 1914, allo scoppio della prima guerra mondiale, si riteneva che il conflitto sarebbe durato poco. Così non è stato, tanto che alla prima seguì la seconda guerra. Le guerre continuarono negli anni rendendo il mondo instabile e diviso.


LE PRIME VITTIME DI OGNI GUERRA SONO I BAMBINI E LE BAMBINE. Nel 2023, 468 milioni di bambini e bambine, 1 su 6 in tutto il mondo, vivevano in una zona di guerra, 8.647 i bambini e le bambine venivano uccisi o mutilati, 27.638 erano i bambini e le bambine vittime di gravi violazioni, 7.610 quelli e quelle reclutati e utilizzati nei conflitti.


I BAMBINI NON MUOIONO NELLE GUERRE, VENGONO UCCISI E IL SILENZIO DEI GOVERNI LI UCCIDE PIU’ VOLTE. Non ci sono né storie, né favole a lieto fine per loro, né un paese delle meraviglie, solo distruzione e macerie che lacerano i loro corpi sotterrandoli nei buchi neri delle nostre coscienze collettive.


LA GUERRA È UN CRIMINE E VA MESSA FUORI DALLA STORIA, così ci ricorda LA PICCOLA PHUC, la bambina vietnamita di 9 anni che gridava correndo e piangendo di dolore e di paura, fuggendo dal villaggio irrorato dal napalm e ripresa nella foto più famosa perché simbolo della guerra in Vietnam. Oggi è testimone degli orrori di guerra sui bambini tenendo conferenze in tutto il mondo come impegno per la pace globale e svolgendo opera di sostegno ai bambini e alle bambine vittime delle guerre. Dal 1997 è ambasciatrice dell’UNESCO, e ha raccontato la sua vita nel libro “Il fuoco addosso”.

Il male umano, che trova la sua massima espressione in ogni guerra, consuma, uccide, violenta, genera deficit umani e sociali, perdita di umanità, coesione e solidarietà, crea solitudini, depressioni, violenze, conflitti, deficit di senso del vivere sociale, comunitario e cooperativo. I conflitti si estendono anche attraverso gli strumenti della tecnologia social e mediatica, come il “cognitive warfare”, con la disinformazione, le tecnologie persuasive e la contaminazione di comportamenti violenti, irrazionali e conflittuali che divengono purtroppo modelli di riferimento relazionali e sociali. Le guerre perciò colpiscono più volte, entrano nelle menti, nei nostri pensieri e nelle nostre visioni del mondo come “guerre cognitive”, desensibilizzandoci alla violenza e all’ orrore della guerra.


ARCE vuole contrastare tutto questo promuovendo alleanze di comunità coese e trasversali. Esprime lei stessa, nelle sue forme progettuali, cooperative e solidali, un impegno a promuovere e generare culture di pace intergenerazionali, consapevoli che ogni forma di violenza, di aggressività e di odio nasce da una distanza e mancanza di relazione sensibile, di vicinanza e solidarietà umana e che la fiducia e la comprensione umana possono svilupparsi solo all’interno di contesti collaborativi, sociali e solidali a difesa di quei beni comuni che ci rendono umani.


La geografia politica di ogni Stato e quella sociale vanno di pari passo, in una vertiginosa involuzione regressiva che destabilizza e rende debole il rapporto tra Etica umana e Politica, sottraendo ai nostri doveri il riconoscimento dei diritti dei bambini, delle bambine e degli e delle adolescenti. La guerra è al contempo una realtà storica e una prospettiva che dobbiamo invertire, riconsegnando le guerre al passato storico e non al futuro delle nuove generazioni.


Chiediamo quindi espressamente ad ogni destinatario in indirizzo di abbandonare e superare ogni retorica celebrativa della giornata mondiale dei diritti dei bambini e degli adolescenti per impegnarsi attraverso le pratiche e le azioni progettuali pubbliche verso una politica che, nel riconoscere il rifiuto degli orrori di ogni guerra, promuova e salvaguardi le culture di pace, come sovrane dei beni umani di ogni società. La responsabilità politica e civile, insieme al nostro dovere di consegnare ai bambini e alle bambine una storia scritta solo dalle nostre umanità e dai nostri valori di convivenza, cooperativa e solidale, non sempre sostenuta ed incoraggiata, è quella di espellere ogni tipo di guerra dalla storia presente e futura.


Per informazioni contattare il Portavoce Vincenzo Curatola al numero

+393479546687 oppure all’indirizzo e-mail segreteriaforumsad@gmail.it


A.R.C.E. (Alleanza Reti Comunità Educanti)

AIB – Associazione italiana biblioteche

CARE – Coordinamento delle Associazioni familiari Adottive e Affidatarie in Rete CGD – Coordinamento Genitori DemocraticI

ECPAT ITALIA – End Child Prostitution Pornography and Trafficking in Children for sexual purposes

FEDERTREK – Federazione di associazioni di escursionismo e ambiente

CONNGI –Coordinamento Nuove Generazioni Italiane

FORUMSAD – Forum Permanente per il Sostegno a Distanza

MOVI – Movimento di volontariato italiano

OMEP ITALIA – Organizzazione Mondiale per l’Educazione Prescolare

OPES – Organizzazione per l’educazione allo sport

UNPLI – Unione Nazionale Pro Loco d’Italia



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